domenica 7 aprile 2013

PER UN MUSEO DELLA FOTOGRAFIA A ROMA

     

Di un museo della fotografia a Roma si sente parlare da anni e molte sono state le sedi ipotizzate per ospitarlo, in diversi quartieri della città che per tradizione, architettura e perfino progetti, rivelavano una più o meno forte vocazione per il contemporaneo.
Trascurare la fotografia oggi significa essere fuori dal tempo. Dell'arte e dell'attualità. La fotografia è, infatti, uno dei linguaggi forti dell'arte contemporanea, un linguaggio che mantiene viva la sua capacità comunicativa, evocativa ed emotiva, in bilico sempre tra l'essere un documento o una vera e propria opera d'arte.
Roma non poteva non avere un luogo ad essa deputato, ed ora finalmente grazie ad una delibera ad hoc Roma Capitale ha deciso di istituire un centro per la fotografia contemporanea.
La fotografia non è solo uno strumento caratterizzato da una sufficiente oggettiva obiettività, è anche uno straordinario medium artistico, strumento che gli artisti hanno saputo e sanno usare per dare vita a una nuova realtà, creata e gestita dall'artista stesso e resa disponibile al fruitore grazie ai nuovi supporti dell'immagine, da quelli tradizionali a quelli digitali.
Una grande capitale come Roma, con un patrimonio storico e culturale ineguagliabile, non può fare a meno oggi di confrontarsi con il contesto europeo.
L'interesse collezionistico e conservativo del patrimonio fotografico, sia pubblico che privato, si è affacciato più volte nel corso dell'ultimo secolo, andandosi sempre a confrontare con le nuove e sempre più raffinate tecnologie rappresentative, in grado non solo di produrre l'immagine, ma soprattutto di manipolarla, di ibridarla e di trasportarla in ambiti culturali e geografici sempre più ampi.
Consapevoli dell'impossibiltà di pensare, oggi, la fotografia al di fuori del sistema dell'arte, si è deciso sì di realizzare un museo dedicato esclusivamente alla fotografia, ma al contempo si mette in rilievo la connessione logistica, nei propositi, il futuro museo dovrà costruire e mantenere con altre istituzioni già esistenti, come il MAXXI e il MACRO.


Alcuni compagni di programma:

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